Pubblicità non autorizzate: Come il marketing diventa brat
- Federica Palma
- Comunicazione
- Settembre 10, 2024
- 4 minuti
Oggigiorno, con il marketing moderno, le pubblicità non autorizzate stanno guadagnando sempre più terreno. L’avvento delle nuove tecnologie, delle piattaforme digitali e delle smart city ha reso il confine fra strategie di marketing legali e discutibili sempre più labile.
Cosa sono le Pubblicità non autorizzate
Le pubblicità non autorizzate sono delle campagne promozionali diffuse senza il consenso della persona o dell’ente che viene pubblicizzato. In questa categoria rientrano l’uso di marchi registrati, contenuti protetti da copyright e la diffusione di messaggi promozionali su canali di terzi senza aver avuto una formale autorizzazione.
Anche i contenuti promozionali creati durante una campagna di Street o Guerrilla Marketing potrebbero risultare “pubblicità non autorizzate”, se non in possesso dei giusti permessi.
Sebbene non sia parte di una campagna promozionale, ciò che è successo a Londra nel 2023 mostra nel concreto cosa sia un adv non autorizzata.
Londra, 2023: Attacco Hacker e Pubblicità non autorizzate
A Londra nell’Ottobre del 2023 le pubblicità tradizionali affisse sui trasporti pubblici sono state sostituite da messaggi di Queering the Map, un sito che consente alle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ di pubblicare in anonimo messaggi geolocalizzati.
Ben presto si scoprì che tali pubblicità furono il risultato di un attacco hacker. Attraverso un post su Instagram e su Twitter, il gruppo The Dyke Project se ne prende la responsabilità o, meglio, il merito.
In effetti, oltre ai messaggi presi da Queering the Map, gli hacker includono un messaggio nelle loro adv che risuona come una protesta sociale contro il conflitto isreaelo-palestinese. Citando testualmente i Dyke Project: “The Queer community stands with our Palestinian siblings. We all deserve freedom, safety and belonging”.
Transport for London, l’ente responsabile dei trasporti pubblici londinesi, ha confermato l’attacco hacker e ha rimosso le pubblicità non autorizzate, come previsto dalla politica aziendale.
Come evitare di creare pubblicità non autorizzate
Ora che abbiamo capito cosa sono le pubblicità non autorizzate, vediamo insieme come evitare di crearle.
In linea generale, se si vuole creare una campagna pubblicitaria in un luogo pubblico si deve:
- Richiedere al Comune il permesso di poter occupare il luogo pubblico
- Richiedere il permesso di poter distribuire materiale promozionale, come depliant, volantini, etc
- Avere la licenza SAB se la campagna pubblicitaria prevede la distribuzione di cibi e bevande (preconfezionati)
- Avere la licenza HACCP se la campagna prevede la preparazione di cibi in loco.
Pubblicità non autorizzate e social media
L’espansione del marketing digitale ha inoltre permesso la proliferazione di sempre più pubblicità non autorizzate sui social media. Pensa a quante volte hai visto su Facebook, Instagram o Tiktok l’uso di immagini e video di marchi noti senza permesso.
Cosa si dovrebbe fare in questo caso? In primis, chi crea una campagna social dovrebbe:
- Avere un account pubblicitario
- Seguire le politiche pubblicitarie dello specifico social media
- Chiedere ai follower di poter raccogliere i loro dati personali, qualora fosse implicata una raccolta dati (a tal proposito, ti invitiamo a leggere le nuove direttive di Meta)
- Chiedere i diritti d’autore a terzi, se si usano materiali altrui
- Impostare un budget e fornire informazioni di pagamento tramite il Gestore Inserzioni.
Conclusione
In un settore sempre più in crescita e in un’era in cui i consumatori sono più consapevoli delle politiche aziendali, è fondamentale non creare e diffondere pubblicità non autorizzate.
Queste ultime possono minare la fiducia dei consumatori verso il brand, andando ad alimentare l’idea che quel determinato brand operi in maniera scorretta e ingannevole.
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© – 2023 Claudio Losciale